Le società in cui almeno una azione è ammessa alla negoziazione su un mercato regolamentato sono tenute a versare un compenso ai membri del consiglio di amministrazione e del consiglio di sorveglianza esclusivamente sulla base della politica retributiva adottata.
Cosa cambierà?
Il 30 novembre 2019 sono entrate in vigore le disposizioni di modifica della Legge sull’offerta pubblica, le condizioni per l’introduzione degli strumenti finanziari nella negoziazione organizzata, le società pubbliche e alcuni altri atti (Gazzetta Ufficiale 2019.2217, di seguito denominata “Legge”).
La nuova normativa impone alle società per azioni con sede legale nel territorio della Repubblica di Polonia, dove almeno un’azione è ammessa alla negoziazione su un mercato regolamentato, l’obbligo di stabilire una politica retributiva. Tali società erano tenute a versare i compensi ai membri del consiglio di amministrazione e del consiglio di sorveglianza esclusivamente sulla base della politica retributiva adottata.
Che cos’è la politica salariale?
Secondo le ipotesi del legislatore, la politica retributiva deve contribuire all’attuazione della strategia aziendale, agli interessi a lungo termine e alla stabilità della società. Il suo contenuto dovrebbe tener conto di vari fattori, finanziari e non finanziari, e fornire un quadro per l’attribuzione di remunerazioni ai membri del consiglio di amministrazione e del consiglio di sorveglianza.
Quale organo dell’azienda è obbligato ad adottare la politica?
L’obbligo di adottare una politica retributiva spetta all’assemblea generale.all’assemblea degli azionisti della società. Una risoluzione appropriata dovrebbe essere adottata entro il 30 giugno 2020. In pratica, è quindi possibile adottare la politica retributiva in occasione dell’assemblea ordinaria del 2019, senza dover convocare un’assemblea aggiuntiva solo a tale scopo. Affinché il documento sia sempre aggiornato e adeguato alle condizioni di mercato e alla situazione aziendale, le successive deliberazioni sulla politica retributiva devono essere adottate obbligatoriamente, almeno ogni quattro anni.
Ci sono eccezioni?
La legge consente il ritiro temporaneo dall’applicazione della politica retributiva solo quando è necessario per perseguire gli interessi a lungo termine e la stabilità finanziaria della società o per garantirne la redditività. La procedura da seguire in tali situazioni deve prevedere preventivamente il contenuto della politica retributiva stessa e, conformemente alla volontà del legislatore, il consiglio di sorveglianza avrà il diritto di effettuare tale deviazione.
Dichiarazioni sugli stipendi
Il consiglio di sorveglianza della società sarà inoltre responsabile della preparazione di una relazione annuale sulle remunerazioni. La prima relazione di questo tipo potrebbe essere redatta congiuntamente per gli anni 2019 e 2020. La relazione dovrebbe includere una panoramica completa delle remunerazioni concesse nell’esercizio precedente a ciascun membro del consiglio di amministrazione e del consiglio di sorveglianza separatamente. Il consiglio di amministrazione o di sorveglianza deve, tra l’altro, fornire informazioni sulla remunerazione complessiva dei membri dei suoi organi direttivi e spiegare se la remunerazione è in linea con la politica retributiva adottata e in che modo essa contribuisce ai risultati a lungo termine della società. Il contenuto della relazione è pubblicato sul sito web della società per un periodo di almeno dieci anni.
La relazione sarà esaminata da un revisore dei conti e l’assemblea generale degli azionisti adotterà una risoluzione che esprimerà il suo parere sulla relazione.
Pena di multa
L’astensione dal redigere o pubblicare una politica di remunerazione, o dal fornire o nascondere informazioni false, è punibile con sanzioni pecuniarie.
Se avete domande relative alla preparazione e all’attuazione della politica retributiva, non esitate a contattarci.
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